Varie telecamere erano disposte lungo il Canale della Giudecca, lungo le rive. In realtà una decina di telecamere potentissime univano tra loro le immagini.
Le parti superiori erano telecamere termiche a raggi infrarossi, sotto erano installate 4 telecamere che coprivano un quarto della visuale ciascuna. Alla fine in basso una telecamera di tipo PTZ poteva ingrandire le immagini nel dettaglio.
A cosa serviva tutto questo? In teoria a monitorare il traffico per impedire il moto ondoso. Quando passavano le grandi navi ovviamente i 9 occhi si chiudevano dicendo che le grandi navi non facevano moto ondoso ma solo un moto di marea.
Un sistema costato 1.4 milioni di euro (senza considerare gli oneri di sistema). Una grande esagerazione, definita addirittura un “grande fratello occulto” durante la sua inaugurazione nel 2010.
L'uso principale è stato quello di far cassa con le multe per i presunti eccessi di velocità, tuttavia gli algoritmi utilizzati non riconoscevano le imbarcazioni, ma le differenze tra le immagini.
Il sistema di visione non aveva la possibilità di centrare gli oggetti osservati in modo sufficientemente preciso da poter rilevare la velocità o la posizione dei natanti e talvolta nemmeno al direzione.